Bonus pubblicità: le domande dal 1° al 31 ottobre

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La misura, a partire dal 2019, diventa permanente per tutti i beneficiari

In seguito all’approvazione del D.L. n. 59/2019 (cosiddetto decreto sport e cultura), coordinato con la legge di conversione 8 agosto 2019, n. 81, le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali potranno beneficiare in via permanente del bonus pubblicità nella misura del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati.

Caratteristiche e beneficiari del bonus pubblicità

Il bonus pubblicità, introdotto dall’articolo 57 bis del D.L. n. 50/2017, così come convertito dalla L n. 96/2017, consiste in un credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali effettuati da imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali su quotidiani, periodici ed emittenti televisive e radiofoniche a diffusione locale.

Gli investimenti pubblicitari possono essere considerati incrementali se il loro valore supera almeno dell’1 per cento gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente. Il suddetto credito d’imposta è fissato nella misura del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati ed è utilizzabile solo in compensazione.

Le modalità attuative del bonus pubblicità sono state disciplinate con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 maggio 2018, n. 90 e con il provvedimento del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 31 luglio 2018 è stato approvato il modello di comunicazione telematica per la fruizione del credito con le relative formalità di presentazione.

Le novità introdotte dal D.L. n. 59/2019

Il D.L. n. 59/2019 (cosiddetto decreto sport e cultura), coordinato con la legge di conversione 8 agosto 2019, n. 81, all’articolo 3 bis, ha introdotto una notevole novità rispetto agli anni precedenti visto che non si è limitato a prevedere il bonus anche per il 2019, ma ha reso permanente il bonus pubblicità anche per i prossimi anni.

In questo modo le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che vogliono promuovere il proprio brand, potranno contare in modo strutturale sugli incentivi.
Il decreto crescita ha eliminato, inoltre, la possibilità, inizialmente prevista dall’articolo 57 bis del D.L. n. 50/2017, per le microimprese, le piccole e medie imprese e le start up innovative di ottenere una maggiorazione fino al 90% della somma spesa; tuttavia, tale beneficio non è mai stato utilizzato poiché per poter essere applicato era richiesta un’autorizzazione in sede europea che non è mai arrivata.

I termini entro cui presentare la domanda

Per il 2019 le domande, per ottenere il bonus, devono essere inoltrate dal 1° al 31 ottobre.

Per ottenere chiarimenti in merito alle modalità operative di presentazione della domanda, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei potenziali beneficiari un elenco dei principali quesiti relativi al credito di imposta su investimenti pubblicitari incrementali.

Esclusioni

I beneficiari, prima di inviare la domanda dovranno verificare di non aver superato il limite di 200 mila euro di aiuti ottenuti nell’esercizio in corso e nei 2 esercizi precedenti.

Limiti di spesa

Il bonus pubblicità deve tener conto del limite massimo complessivo delle risorse di bilancio annualmente stanziate, ovvero il cosiddetto tetto di spesa.

Il D.L. n. 59/2019 ha previsto che, a partire dagli anni successivi al 2018, per gli oneri connessi all’erogazione del bonus, si dovrà attingere alle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione.

Il tetto di spesa annuale dovrà essere fissato con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri da emanarsi entro il 31 marzo di ogni anno.

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